Environment

Il paradosso dell’Italia: esporta la carta che ricicla, ma poi la ricompra

June 27, 2025
https://www.ilsole24ore.com/art/il-paradosso-dell-italia-esporta-carta-che-ricicla-ma-poi-ricompra-AHc1T1PB

Il Paradosso dell’Italia: Esporta Carta Riciclata, Poi La Ricompra

L’Italia si trova in una situazione paradossale: esporta circa 1,73 milioni di tonnellate di carta da riciclare, un quarto di quella raccolta dai cittadini e dalle imprese nazionali, ma poi reintroduce questi materiali nel mercato interno attraverso prodotti finiti acquistati. Un fenomeno svelato da un rapporto di Ambiente Italia, realizzato per Assocarta, che mette in luce un’incapacità del settore cartario italiano di assorbire la crescente quantità di rifiuti riciclabili, aggravata da costi energetici elevati e una perdita di competitività rispetto a Paesi come Germania, Francia e Spagna.

Un’Export Record a Prezzo di Costo

Nel 2024, il settore cartario italiano ha registrato un aumento del 6,2% nella domanda interna e del 7,8% nella produzione, con un fatturato complessivo di 8,3 miliardi di euro (+1,5%). Tuttavia, cresce anche l’importazione (+12,7%), che soddisfa il 54% della domanda interna, segnando una perdita di competitività rispetto ai prodotti nazionali. Le esportazioni, in particolare quelle di carta e cartone da imballaggio, hanno registrato un aumento del 15,4% rispetto al 2023, con destinazioni principali Francia, Germania e Spagna.

Il Paradosso del Riciclo: Esporta, Poi Ricompra

Il paradosso emerge da un squilibrio tra la crescita della raccolta interna e la capacità produttiva del settore cartario italiano. Se nel periodo 2020-2024 il tasso di riutilizzo della carta da riciclare nella produzione nazionale è passato dal 55% al 64%, con un picco del 67% nel 2023, le quantità esportate rimangono significative: una media annua di 1,73 milioni di tonnellate, pari al 21% della produzione interna e al 25% della raccolta nazionale. Questi materiali vengono reintrodotti in Italia sotto forma di prodotti finiti acquistati, creando un ciclo che non si risolve.

Il “Paper Industrial Deal”: Un Piano per la Sostenibilità

Per salvaguardare il settore cartario italiano, il presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, ha proposto un “Paper Industrial Deal”, un decalogo di dieci temi strategici. Tra questi: la riduzione del prezzo del gas, la tutela della qualità dell’aria indoor attraverso innovativi sistemi di asciugatura, la decarbonizzazione e l’efficienza energetica. Poli ha sottolineato come il settore italiano subisca una forte concorrenza da Paesi vicini, dove i costi energetici sono più contenuti. «Noi oggi subiamo molto i Paesi vicini, che vivono meno problemi come il costo dell’energia», ha detto.

151 Stabilimenti: Un Settore Resiliente

L’industria cartaria italiana conta 151 stabilimenti in tutta la penisola, nessuno dei quali è stato chiuso negli ultimi anni. «La carta italiana ha una certezza nella resilienza del settore», ha affermato Poli. Tuttavia, il settore non riesce a interpretare le esigenze di competitività legate al costo. «Vediamo un mercato estremamente rigoglioso, pieno di iniziative, ma poi vediamo la difficoltà dei nostri stabilimenti di stare al passo con la competitività straniera», ha concluso il presidente.

Un Futuro Dipende dal Riciclo

Il paradosso italiano del riciclo mette in luce una sfida cruciale: il settore cartario deve trovare un equilibrio tra sostenibilità, competitività e capacità produttiva. Il “Paper Industrial Deal” rappresenta un tentativo di riformulare il modello industriale, ma il successo dipenderà dall’abilità di integrare innovazione, efficienza e sostenibilità in un settore che, pur essendo resiliente, deve adattarsi a un contesto globale sempre più competitivo.

Tags

#environment

Disclaimer: This article was generated by artificial intelligence.