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Blaise Metreweli è la nuova capa del MI6: il nonno fu spia nazista  

June 27, 2025
https://www.lastampa.it/esteri/2025/06/27/news/blaise_metreweli_capa_007_nonno_nazista-15209143/

Blaise Metreweli, Nuova Capo del MI6, Confrontata con il Passato Oscuro del Nonno Nazista

LONDRA. Blaise Metreweli, 47 anni, è stata nominata capo del Secret Intelligence Service (MI6), il principale servizio di intelligence britannico, assumendo il ruolo da ottobre prossimo. La sua ascesa al vertice del dipartimento tecnico dell’MI6 ha riacceso l’attenzione su una parte oscura della sua famiglia: il nonno paterno, Constantine Dobrowolski, un ex agente dei servizi segreti nazisti noto come "il Macellaio" per i crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale. La notizia, diffusa da un’indagine del Daily Mail con documenti originali conservati in Germania, ha suscitato reazioni ufficiali dal governo britannico, che ha sottolineato la distanza tra la carriera di Metreweli e il passato familiare.

Una Carriera Costruita su Fatti, Non su Eredità

Blaise Metreweli, nata a Londra, ha costruito la sua carriera su un percorso di eccellenza. Laureata in antropologia a Cambridge, dove ha vinto la Boat Race nel 1997, ha iniziato a lavorare per i servizi segreti nel 1999. Negli ultimi vent’anni ha operato in Europa e Medio Oriente, occupandosi di minacce nazionali e globali. Dopo l’11 settembre, ha svolto ruoli chiave nel contrasto al terrorismo, incluso all’MI5, prima di raggiungere la guida del dipartimento tecnico dell’MI6.

Il governo britannico ha dichiarato che "Blaise Metreweli non ha mai conosciuto né incontrato suo nonno paterno. Le sue origini familiari sono segnate da conflitti e divisioni e, come accade per molti con radici nell’Europa orientale, sono solo parzialmente ricostruibili". La nota ha aggiunto che "è proprio questa eredità complessa ad aver alimentato il suo impegno a prevenire i conflitti e proteggere il pubblico britannico dalle moderne minacce degli Stati ostili".

Il Nonno: Un Nazista che Divenne "Macellaio"

Constantine Dobrowolski, nato nel 1906 a Odessa, era un agente dei servizi segreti nazisti noto per le sue azioni durante l’occupazione sovietica. Dopo la distruzione della sua famiglia nel 1917, a causa della rivoluzione bolscevica, ha trascorso 10 anni in un campo di concentramento sovietico. Dopo essere scappato, ha collaborato con i nazisti, diventando un informante cruciale per la Gestapo.

Secondo i documenti analizzati dal Daily Mail, Dobrowolski era coinvolto in crimini di guerra, tra cui la partecipazione al massacro di partigiani ucraini e la collaborazione con le forze dell’Axis durante lo sterminio degli ebrei. Il suo ruolo è stato confermato da testimonianze e documenti originali conservati in Germania, tra cui un elenco dei crimini attribuiti a lui.

"La sua carriera è stata segnata da una straordinaria capacità di adattarsi a contesti estremi", ha affermato il Daily Mail, riferendosi al passato di Dobrowolski. "Tuttavia, le sue azioni hanno lasciato un segno indelebile nella storia europea, che oggi viene ripensato attraverso la lente della memoria e della giustizia."

La Fuga e l’Eredità Familiare

Dopo la guerra, Dobrowolski e sua moglie, Barbara, sono fuggiti in Germania, dove si sono stabiliti nel dopoguerra. Barbara, originaria della Georgia, ha sposato un uomo georgiano, David Metreweli, e ha dato alla luce Constantine, che ha adottato il cognome del padre. Dopo aver completato gli studi in medicina, Constantine ha diventato radiologo e ufficiale delle forze armate britanniche.

Blaise, nata dopo la morte di Dobrowolski, non ha mai conosciuto il nonno. Tuttavia, il suo passato familiare, per anni nascosto alla stampa, è oggi oggetto di attenzione. Il Daily Mail ha sottolineato che il caso potrebbe essere utilizzato come arma propagandistica da parte del Cremlino, che ha cercato di etichettare gli ucraini e i loro sostenitori occidentali come "nazisti" sin dall’invasione del 2022.

Un’Eredità Comoda o Incomoda?

Il governo britannico ha rifiutato di commentare direttamente il ruolo di Dobrowolski, ma ha sottolineato che "la complessità delle radici familiari non deve mai influenzare le decisioni di chi serve il pubblico". Per Metreweli, il suo lavoro al MI6 è stato sempre guidato da "un impegno a prevenire i conflitti e proteggere i cittadini", secondo quanto dichiarato dal ministero degli Esteri.

Mentre il mondo osserva il nuovo capo del MI6, il caso di Blaise Metreweli rimane un esempio di come il passato storico possa interagire con le responsabilità moderne, anche in ambienti di alto livello. La sua carriera, costruita su fatti e competenze, sembra aver superato ogni conflitto di eredità, ma il confronto con il nonno resta un simbolo di come le scelte di una famiglia possano lasciare un’impronta duratura.

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