Trump concede a Orbán esenzione di un anno dalle sanzioni su petrolio e gas russi
Donald Trump ha concesso all'Ungheria, guidata dal premier Viktor Orbán, un'esenzione di un anno dalle sanzioni statunitensi su petrolio e gas russi. L'annuncio è stato fatto da Orbán stesso dopo un incontro con Trump alla Casa Bianca il 7 novembre 2025, dove sono stati discussi anche investimenti ungheresi in energia e armamenti statunitensi.
Accordo tra Stati Uniti e Ungheria: dettagli e implicazioni
Esenzione dalle sanzioni e cooperazione energetica
L'Ungheria, fortemente dipendente dalla Russia per il suo approvvigionamento energetico (74% del gas e 86% del petrolio secondo dati del Fondo Monetario Internazionale del 2024), beneficerà di un'esenzione di un anno dalle sanzioni statunitensi che entreranno in vigore il 21 novembre. Trump ha giustificato la decisione sottolineando la mancanza di accesso al mare dell'Ungheria, che rende più difficile diversificare le fonti di approvvigionamento.
Parallelamente, i due paesi hanno siglato un accordo di cooperazione bilaterale nel settore nucleare. Budapest acquisterà per la prima volta combustibile nucleare dagli Stati Uniti per un valore di 114 milioni di dollari, in sostituzione delle forniture russe. Sono inoltre in corso discussioni per l'acquisto di 12 mini reattori modulari (per un valore di 20 miliardi di dollari) e per un contratto quinquennale di fornitura di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti.
Investimenti ungheresi in armamenti statunitensi
Oltre al settore energetico, l'Ungheria prevede di acquistare articoli militari dagli Stati Uniti per un valore di 700 milioni di dollari.
Orbán critico verso l'Unione Europea
Durante la sua visita a Washington, Orbán ha espresso critiche nei confronti dell'Unione Europea, in particolare per le sanzioni imposte a Budapest in materia di immigrazione.
«Questo è il mondo assurdo in cui viviamo ora in Europa. Siamo l’unico governo che si considera cristiano. Tutti gli altri sono fondamentalmente governi liberali di sinistra.»
Tuttavia, ha precisato di non desiderare una mediazione di Trump tra lui e l'UE, auspicando invece una "Età dell'Oro" nelle relazioni con gli Stati Uniti.
Discussioni sull'Ucraina
Nel corso dell'incontro si è discusso anche della situazione in Ucraina e del mancato incontro tra Trump e Putin a Budapest. Orbán ha attribuito la responsabilità del conflitto al governo Biden, accusandolo di spingere l'Europa a continuare la guerra. Alla domanda di Trump se l'Ucraina potesse vincere la guerra, Orbán ha risposto che sarebbe "un miracolo".
Conclusione
L'accordo tra Trump e Orbán segna un rafforzamento dei legami tra Stati Uniti e Ungheria, con implicazioni significative per la politica energetica e di sicurezza europea. L'esenzione dalle sanzioni sul petrolio e il gas russi rappresenta una vittoria per Orbán, che si prepara alle elezioni del prossimo aprile, mentre gli investimenti ungheresi in energia e armamenti statunitensi rafforzano la cooperazione bilaterale.