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La sfida di 51 ex dipendenti: Italcables passa dai sigilli a 20 milioni di fatturato

November 6, 2025
https://www.corriere.it/buone-notizie/25_novembre_06/la-sfida-di-51-ex-dipendenti-italcables-passa-dai-sigilli-a-20-milioni-di-fatturato-b4033313-f5b5-42ab-9d6c-9c6b896f2xlk.shtml

Italcables: Da Fabbrica Sigillata a Successo Cooperativo con 20 Milioni di Fatturato

A Caivano, 51 ex dipendenti di Italcables trasformano il fallimento in un'opportunità, costituendo una cooperativa che ha rilanciato l'azienda produttrice di cavi d'acciaio, raggiungendo un fatturato di 20 milioni di euro. L'iniziativa, supportata da Coopfond e Banca Etica, dimostra come la determinazione e la fiducia nel lavoro di squadra possano superare le difficoltà economiche.

La Rinascita di Italcables: Un Modello di Workers Buyout

Nel 2015, a Caivano, in provincia di Napoli, lo stabilimento Italcables, precedentemente sull'orlo del fallimento, ha riaperto i battenti grazie all'iniziativa di 51 ex dipendenti. Questi lavoratori, di fronte alla liquidazione della società produttrice di cavi d’acciaio per cemento armato e trefoli per l’Alta velocità, hanno deciso di investire i propri risparmi e la quota di mobilità, costituendo una cooperativa e rilevando l'azienda.

Matteo Potenzieri, ingegnere e presidente della cooperativa, sottolinea come la crisi che aveva colpito Italcables fosse di natura finanziaria e non legata alla qualità del prodotto. Nonostante le difficoltà economiche, l'azienda poteva contare su una forza lavoro altamente specializzata e su un portafoglio ordini consistente. Tuttavia, l'aumento del costo delle materie prime e la chiusura delle linee di credito da parte delle banche avevano portato al blocco della produzione e alla liquidazione dell'azienda nel 2013.

«Era il gennaio 2013, per l’azienda si aprì il concordato preventivo, ma a giugno le banche non rifinanziarono la ripresa e si andò in liquidazione - spiega Potenzieri - e da preventivo il concordato diventò liquidatorio. Questo equivaleva a vendere a pezzi l’azienda, il capannone, i macchinari. Noi speravamo che arrivasse un “Cavaliere bianco” a investire. Invece, venivano persone a visionare i pezzi. Ed era doloroso accompagnarli come in uno show room. Chiedemmo al liquidatore di poter fare un presidio fisso, anche di notte, per evitare i furti. La nostra unica speranza per ripartire era che tutto rimanesse intatto, che lo stabilimento rimanesse integro».

Il Ruolo dell'Unità di Crisi e la Costituzione della Cooperativa

Un momento cruciale per la rinascita di Italcables è stato l'incontro con il dottor Castano dell'Unità di crisi del Ministero dello Sviluppo Economico. Fu lui a suggerire ai lavoratori di valutare la possibilità di costituirsi in cooperativa. L'idea, inizialmente percepita come irrealizzabile, ha preso forma grazie alla determinazione dei dipendenti e al supporto di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, e Banca Etica.

Nonostante le difficoltà e le rinunce dell'ultimo minuto, 51 lavoratori hanno aderito al progetto, permettendo la costituzione della Wbo Italcables Società Cooperativa e la firma di un contratto di affitto triennale. Fondamentale è stato anche il ruolo dell'ingegnere Domenico Capone, che ha mantenuto vivi i rapporti commerciali durante il periodo di inattività dell'azienda.

Un Modello di Successo Basato su Squadra e Flessibilità

La riapertura dello stabilimento è avvenuta nel settembre 2015. Secondo i soci, il successo di Italcables risiede nella struttura snella e affiatata del gruppo. La stretta collaborazione tra i colleghi, unita alla conoscenza approfondita del mercato, permette all'azienda di essere reattiva e competitiva. Un altro elemento distintivo è la collocazione degli uffici all'interno della fabbrica, favorendo un contatto diretto tra i colletti bianchi e la produzione.

«Siamo una squadra, siamo non solo colleghi ma amici» - precisa Potenzieri - «Questo permette di essere reattivi sul mercato, conoscere da vicino le problematiche».

Grazie a questo modello, Italcables ha raggiunto un fatturato di 20 milioni di euro, dimostrando che la cooperazione e la valorizzazione del capitale umano possono rappresentare una valida alternativa per il rilancio di aziende in crisi.

Conclusione

La storia di Italcables rappresenta un esempio di resilienza e di successo imprenditoriale nato dalla collaborazione e dalla volontà di non arrendersi di fronte alle difficoltà. La trasformazione da fabbrica sigillata a realtà produttiva fiorente dimostra il potenziale del modello cooperativo e la capacità dei lavoratori di reinventarsi e di creare valore.

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