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Il Belcanto rende «liberi», Verdi e Rossini in carcere con il coro di detenuti

November 6, 2025
https://www.corriere.it/buone-notizie/25_novembre_06/il-belcanto-rende-liberi-verdi-e-rossini-in-carcere-con-il-coro-di-detenuti-5cd62a3e-fdb8-4cf4-b971-49ede798fxlk.shtml

Il Belcanto "Libera" i Detenuti: Verdi e Rossini Risuonano nel Carcere di Parma

Nel carcere di Parma, un progetto del Teatro Regio trasforma la vita dei detenuti attraverso la musica. Un coro, nato sei anni fa da un laboratorio dedicato al repertorio lirico, offre ai partecipanti una via di fuga emotiva e un'opportunità di crescita personale, culminando in esibizioni, persino sul prestigioso palco del Teatro Regio.

"Opera in Carcere": Un Progetto di Rinascita

Il progetto "Opera in Carcere", promosso dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con istituzioni penitenziarie, polizia penitenziaria, magistratura e il Comune, vede protagonisti circa trenta detenuti, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, con una varietà di gusti musicali, dalla musica etnica al pop. La partecipazione è volontaria e subordinata al rispetto delle regole carcerarie.

Gabriella Corsaro, soprano con esperienza internazionale, dirige il coro e sottolinea l'importanza della musica come strumento di recupero:

"In carcere sei privato della libertà non della dignità. Sono fieri di mostrarsi capaci di creare bellezza, con ricadute positive una volta fuori, come riferiscono nelle aziende dove trovano lavoro." -- Gabriella Corsaro

Oltre al coro dei detenuti, Corsaro dirige anche le Voci Bianche Chorus Cordis e i cori femminili "Renzo Pezzani" e "Dolci Armonie". Il suo impegno per la coralità è totale: "La coralità è una scelta di vita, c’è tutta la forza e la bellezza di un gruppo che coopera. È una vera alleanza dove ognuno è pronto ad aiutare l’altro perché nessuno rimanga indietro".

Disciplina Musicale, Libertà Interiore

Le lezioni includono tecnica vocale, respirazione, solfeggio, studio della trama e dello stile operistico. Corsaro adatta i metodi didattici per superare le difficoltà musicali, vocali ed emotive dei partecipanti, usando anche spartiti con parti colorate per facilitarne la lettura.

L'approccio di Corsaro si basa sulla pazienza e sulla flessibilità, con esercizi mirati a sciogliere la tensione e l'imbarazzo: "Seguendo la disciplina della musica liberi il cuore e la mente, nel rispetto delle regole ti armonizzi con gli altri".

Un Ponte tra Carcere e Città

Ogni anno, la stagione lirica e un titolo del Festival Verdi vengono studiati e messi in scena nel teatro del carcere, con scenografie realizzate dai detenuti insieme alle maestranze del Regio. Artisti internazionali si esibiscono con il coro davanti a un pubblico limitato. Nel maggio 2025, i detenuti hanno avuto l'opportunità di cantare sul palco del Teatro Regio, interpretando brani di Verdi, Rossini, Donizetti e Puccini.

Questo progetto ha ricevuto il Premio Abbiati della critica musicale per aver trasformato l'opera in uno strumento di coinvolgimento civico ed emotivo, di incontro, riscatto e riscoperta di sé e del prossimo. Parma è stata eletta città pilota del welfare culturale, integrando cultura, salute, istruzione e coesione sociale. L'obiettivo è creare un ponte tra la città e il carcere, un ponte che Parma sta percorrendo attivamente.

Conclusione

L'iniziativa "Opera in Carcere" a Parma dimostra come la musica e la cultura possano agire come potenti strumenti di riabilitazione e inclusione sociale, offrendo ai detenuti un'opportunità di crescita personale e un legame con la comunità esterna.

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