Trump nega l'invio di missili Tomahawk all'Ucraina, ribadendo il suo "ottimo rapporto" con Putin
L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha escluso, almeno per il momento, la fornitura di missili Tomahawk all'Ucraina, ribadendo al contempo la sua visione sui rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. La decisione giunge mentre le forze ucraine sono impegnate in intensi combattimenti nell'area di Pokrovsk, nel Donetsk, un nodo strategico chiave per il controllo della regione.
La posizione di Trump
Interrogato dai giornalisti sull'Air Force One riguardo alla possibilità di fornire missili a lungo raggio all'Ucraina, Trump ha risposto con un secco: "No. In questo momento, no". Kiev aveva richiesto i missili americani per colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Trump ha inoltre affermato di non voler essere coinvolto nel dibattito europeo sull'utilizzo di asset russi congelati per finanziare l'Ucraina, dichiarando: "Noi non c'entriamo".
Trump ha poi toccato il tema della guerra e dei suoi rapporti con Putin in un'intervista al programma "60 Minutes" della CBS, rilasciata dopo l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping. Ha affermato di aver "risolto otto guerre" durante il suo mandato e che l'unica in cui non ha ancora avuto successo è quella tra Russia e Ucraina, aggiungendo: "Ho un ottimo rapporto con il presidente Putin".
"Ho ereditato un paese in cui lui pensa di vincere. Era una guerra che non sarebbe mai accaduta se fossi stato presidente. L'ha persino detto" -- Donald Trump
Trump ha poi specificato che le altre guerre erano state risolte su base commerciale, minacciando dazi sui paesi coinvolti. Riguardo alla Russia, ha ammesso che questa strategia non può funzionare, in quanto gli Stati Uniti non hanno molti scambi commerciali con la Russia. Tuttavia, si è detto fiducioso di poter raggiungere un accordo con Putin in futuro, affermando: "Penso che voglia commerciare con noi e vuole fare un sacco di soldi per la Russia: penso che sia fantastico".
La situazione a Pokrovsk
Mentre Trump esprimeva la sua posizione, le forze ucraine sono impegnate a difendere Pokrovsk, una città del Donetsk cruciale per la logistica militare russa. Mosca punta a controllare il nodo per consolidare il controllo sull'Est del paese e pianificare eventuali offensive verso ovest.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze ucraine hanno ottenuto "risultati nella distruzione dell'occupante" nel settore di Pokrovsk, elogiando in particolare la 79esima Brigata d'Assalto Aereo Separata. Zelensky ha inoltre espresso "gratitudine speciale" alle Forze di difesa ucraine, al Servizio di sicurezza e alle unità di intelligence per le loro azioni "a lungo raggio contro la Russia", riferendosi agli attacchi condotti in territorio russo contro obiettivi energetici.
"La portata di queste azioni si sta espandendo, così come le perdite della macchina da guerra russa. Inoltre, usiamo sempre più non solo droni ucraini ma anche i nostri missili. Funzionano molto bene. Sono grato ai nostri produttori" -- Volodymyr Zelensky
Conclusione
La decisione di Trump di non fornire missili Tomahawk all'Ucraina, unita alla sua dichiarata intenzione di migliorare i rapporti con Putin, segna una possibile divergenza di vedute sulla gestione del conflitto ucraino. Nel frattempo, la battaglia per Pokrovsk continua a essere un punto focale del conflitto, con entrambe le parti che rivendicano progressi sul campo.