Opinion

Il Caffè di Massimo Gramellini

October 24, 2025
https://www.corriere.it/caffe-gramellini/25_ottobre_24/picconate-9fc4da06-6064-455e-a727-5688ed561xlk.shtml

Sfratto a Bologna: Intervento Forzato e Riflessioni sull'Umanità

Il recente sfratto a Bologna di una madre single con tre figli, tra cui una persona disabile, ha sollevato un'ondata di polemiche. L'intervento, caratterizzato dall'uso di picconi per abbattere la porta dell'abitazione, ha riacceso il dibattito sull'emergenza abitativa e sulla crescente mancanza di umanità nelle procedure di sgombero.

L'Intervento e le Reazioni

Il 24 ottobre 2025, Massimo Gramellini, nella sua rubrica "Il Caffè" sul Corriere della Sera, ha espresso il suo rammarico per il video che documenta l'intervento delle forze dell'ordine. Le immagini mostrano gli agenti che sfondano a picconate la parete dell'appartamento. L'editorialista sottolinea come l'episodio susciti interrogativi profondi sulla scomparsa di "una certa idea di umanità".

"Mi rattrista il video dei tutori dell’ordine che sfondano a picconate la parete di un appartamento di Bologna dove vive una madre single con tre figli, tra cui una disabile." -- Massimo Gramellini

Il Contesto: Emergenza Abitativa e "Capitalismo Abitativo"

Gramellini evidenzia come il caso si inserisca in un contesto più ampio di "nuovo capitalismo abitativo". Questo fenomeno vede i proprietari preferire affitti brevi a residenti stabili, spesso a discapito di famiglie che, pur pagando regolarmente l'affitto, vengono sostituite con turisti disposti a pagare cifre più elevate. L'articolo menziona che, nel caso specifico, la famiglia sfrattata pagava regolarmente l'affitto.

Interrogativi e Alternative

L'editorialista pone interrogativi sulla gestione dello sfratto, chiedendosi se non vi fossero alternative all'intervento forzato. In particolare, solleva dubbi sulla mancanza di soluzioni abitative adeguate per la famiglia, che si è ritrovata in una camera d'albergo a 40 chilometri dalla scuola e dal centro di logopedia frequentati dalla figlia disabile. Gramellini critica anche le modalità dell'intervento, avvenuto alle 7 del mattino con i bambini ancora in casa, sottolineando lo sconvolgimento emotivo che una simile scena può aver causato.

"Davvero non si potevano offrire alternative a quella famigliola disagiata che non fossero una camera d’albergo a 40 chilometri dalla scuola e dall’istituto di logopedia frequentati dalla bambina? Davvero bisognava agire in pompa magna, alle 7 del mattino, quando lei e i fratelli erano ancora in casa?" -- Massimo Gramellini

Conclusione

L'articolo di Gramellini non si limita alla cronaca dell'evento, ma solleva una riflessione più ampia sulla perdita di umanità e sulla necessità di affrontare l'emergenza abitativa con maggiore sensibilità. L'episodio dello sfratto a Bologna diventa così un simbolo di una problematica sociale complessa, che richiede soluzioni più umane e rispettose della dignità delle persone coinvolte.

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