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Il Caffè di Massimo Gramellini

October 22, 2025
https://www.corriere.it/caffe-gramellini/25_ottobre_22/louvre-ladri-simpatici-f62d2fbf-a51c-4e6d-a853-ebc323d40xlk.shtml

Furto al Louvre: Un Atto Criminale che Suscita Inaspettate Simpatie

Un recente furto al Louvre, avvenuto il 22 ottobre 2025, ha sollevato un dibattito inatteso. Nonostante l'atto criminale, l'autore Massimo Gramellini esprime una certa simpatia verso i ladri, pur auspicandone la cattura e il recupero della refurtiva. L'articolo esplora le ragioni di questo sentimento contrastante, analizzando le suggestioni cinematografiche, il contesto sociale e la percezione del crimine.

Suggestioni Cinematografiche e Ironia

Gramellini attribuisce una parte della sua simpatia a suggestioni cinematografiche e letterarie, citando opere come Ocean's Eleven e le avventure di Arsenio Lupin. L'immagine di rapinatori professionali, eleganti e con un pizzico di ironia, sembra attenuare la gravità del loro gesto.

"La professionalità associata all’eleganza e persino a un pizzico di ironia" -- Massimo Gramellini

Un elemento che contribuisce a questa percezione è la modalità stessa del furto: i ladri sarebbero arrivati al Louvre utilizzando un montacarichi acquistato in un paesino di nome Louvres (con la s), parcheggiandolo accanto a quelli di un cantiere.

L'autore sottolinea anche un elemento quasi comico: la corona di duemila diamanti che cade per terra, trasformando la scena in qualcosa di simile ai "Soliti Ignoti".

Un Contesto Sociale Violento

Un'altra motivazione, forse più profonda, risiede nel contesto sociale contemporaneo. Gramellini scrive che, di fronte alle "macerie di Gaza, le esecuzioni in piazza di Hamas, gli ultrà di Rieti che ammazzano un brav’uomo a sassate e Trump che immagina di gettare letame addosso a chi lo critica", i ladri del Louvre, che agiscono "in punta di piedi e senza torcere un capello a nessuno", quasi "sembrano un avamposto di civiltà".

Questa affermazione, sebbene provocatoria, evidenzia come la percezione di un crimine possa essere relativizzata e persino mitigata in un mondo segnato da violenza e brutalità.

Conclusione

L'articolo di Gramellini non giustifica il furto, ma invita a una riflessione sulle complesse dinamiche che influenzano la nostra percezione del crimine. In un'epoca dominata da eventi tragici e violenti, un atto criminale, pur condannabile, può paradossalmente suscitare una forma di inaspettata simpatia, forse perché percepito come meno grave rispetto alle atrocità che ci circondano.

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