Rottamazione Cartelle Estesa nel 2026: Cosa Cambia per i Contribuenti e i Comuni
La rottamazione delle cartelle esattoriali si estende, ma con alcune modifiche significative che riguardano sia i contribuenti che gli enti locali. La nuova versione, prevista per il 2026, include le multe, ma lascia ai Comuni la discrezionalità su IMU e TARI, rendendo il processo più selettivo e potenzialmente più oneroso. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 aprile.
Rottamazione Quinquies: Dettagli e Limitazioni
La cosiddetta "rottamazione quinquies" prevede la possibilità di sanare le cartelle esattoriali, ma esclude quelle derivanti da accertamenti per evasione fiscale. Saranno quindi sanabili solo le cartelle emesse a seguito di avvisi bonari o controlli formali. Un'altra limitazione importante è il divieto di passaggio dalla precedente versione, la "quater".
- Inclusione delle multe: A differenza delle precedenti edizioni, questa rottamazione include anche le multe.
- Esclusione per evasione: Non rientrano nella rottamazione le cartelle derivanti da accertamenti per evasione.
- Niente passaggio dalla "quater": Non è possibile passare dalla precedente rottamazione (la "quater") a questa nuova versione.
- Scadenza domande: Le domande per aderire alla rottamazione dovranno essere presentate entro il 30 aprile.
Autonomia Comunale su IMU e TARI
Un aspetto cruciale di questa nuova rottamazione è la discrezionalità concessa ai Comuni per quanto riguarda l'Imposta Municipale Unica (IMU) e la Tassa sui Rifiuti (TARI).
- Scelta dei Comuni: I Comuni avranno la facoltà di decidere se includere o meno IMU e TARI nella rottamazione. Questa decisione è lasciata alla loro autonomia impositiva.
Questa autonomia decisionale dei Comuni introduce un elemento di incertezza per i contribuenti, che dovranno verificare specificamente le condizioni applicate dal proprio Comune di residenza.
Conclusioni
La rottamazione quinquies rappresenta un'opportunità per i contribuenti di regolarizzare la propria posizione debitoria, ma con alcune limitazioni e un costo potenzialmente maggiore rispetto alle precedenti edizioni. L'inclusione delle multe è una novità, ma l'esclusione delle cartelle derivanti da evasione e la discrezionalità comunale su IMU e TARI rendono il quadro più complesso. Sarà fondamentale per i contribuenti informarsi accuratamente sulle condizioni specifiche applicate dal proprio Comune e presentare la domanda entro la scadenza del 30 aprile.