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Pensioni: errori di calcolo e soldi in meno. Come verificare e fare ricorso

October 20, 2025
https://www.lastampa.it/tuttosoldi/2025/10/20/news/calcolo_pensioni_sbagliato_come_fare_ricorso-15359063/

Pensioni: Errori di Calcolo Comuni e Come Verificare l'Assegno

Negli ultimi anni, il contenzioso in materia pensionistica si è ridotto, ma un'analisi recente rivela che un numero significativo di assegni pensionistici presenta errori di calcolo, spesso a svantaggio del pensionato. Un'indagine condotta nei primi nove mesi del 2025 su oltre duemila assegni ha evidenziato che circa la metà conteneva delle irregolarità. Questo articolo esplora le cause più comuni di questi errori, come identificarli e quali passi intraprendere per fare ricorso.

Contenzioso in Calo, Ma l'Attenzione Resta Alta

Stando ai dati del Rendiconto generale dell'anno 2024, il volume complessivo dei giudizi pendenti in materia previdenziale è diminuito, passando da 368.786 alla fine del 2023 a 345.035 alla fine del 2024. Nello specifico, le controversie relative alle prestazioni pensionistiche sono passate da 16.521 a 14.375, rappresentando il 9,8% del totale. A livello regionale, il Lazio detiene il primato per il contenzioso pensionistico ordinario, con Roma Capitale che registra 2.885 giudizi pendenti al 31 dicembre 2024. Seguono Sicilia (3.762), Puglia (3.079), Campania (1.821 a Napoli) e Piemonte (531).

Parallelamente, si registra un aumento dei casi risolti in via amministrativa e tramite istanze di autotutela. Bruno Borin, responsabile del Business legal service del network Consulcesi, sottolinea una maggiore apertura al dialogo da parte dell'Inps rispetto al passato, suggerendo l'implementazione di ulteriori soluzioni alternative come la mediazione e l'arbitrato per evitare il contenzioso.

Errori di Calcolo: Un'Analisi Dettagliata

Un controllo effettuato su 2.036 assegni pensionistici dai consulenti previdenziali di Consulcesi & Partners ha rivelato che in 1.072 casi (circa la metà) erano presenti irregolarità. Sebbene questi numeri rappresentino una piccola frazione dei circa 18 milioni di pensioni erogate, il trend è significativo e merita attenzione.

L'Errata Retribuzione Finale

L'inesattezza più frequente riguarda l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore. In un quarto delle pensioni esaminate, il salario riportato nell'estratto conto contributivo al momento della cessazione del rapporto di lavoro risultava non corretto. Questo può derivare da comunicazioni parziali, incomplete o errate da parte del datore di lavoro, oppure da imprecisioni nel trasferimento dei dati all'ente previdenziale.

Altre Fonti di Errore

  • Part-time e Assenze: La gestione di periodi di lavoro part-time e delle assenze (aspettative non retribuite, congedi) è complessa e può portare a errori di registrazione, con conseguente errata valorizzazione di questi periodi (20% degli errori).
  • Mancato Riconoscimento Contributi: Il mancato riconoscimento dei contributi durante periodi di maternità, ammortizzatori sociali o servizio militare rappresenta il 18% degli errori.
  • Sistema Pensionistico Complesso: L'applicazione errata del sistema pensionistico di riferimento, a causa delle numerose riforme e delle regole di transizione tra i diversi metodi di calcolo (retributivo, misto o contributivo), incide per il 15% sugli errori.

«Le riforme sono state tante: ogni volta cambiano le regole. Spesso, coesistono metodi di calcolo molto diversi fra loro e il discorso attiene anche le interpretazioni delle norme. Alla fine, si genera confusione» -- Bruno Borin

Mancate Rivalutazioni e Altri Errori

  • Mancate Rivalutazioni: Nel 12% dei casi, i conteggi non sono aggiornati alla perequazione, ovvero alla rivalutazione automatica degli assegni in base all'inflazione.
  • Errori di Calcolo: Errori di calcolo dei coefficienti di trasformazione o delle basi di calcolo reddituali possono incidere pesantemente sull'importo della pensione.

Conseguenze Economiche e Come Verificare

Gli errori di calcolo possono comportare perdite che vanno da poche decine di euro fino a 200-300 euro al mese. In casi gravi, le perdite possono raggiungere decine di migliaia di euro.

Per verificare l'esattezza del proprio assegno pensionistico, è consigliabile:

  1. Valutare la propria situazione professionale, prestando particolare attenzione in caso di cambi di impiego, versamenti in diverse casse previdenziali, periodi di lavoro dipendente e autonomo alternati, periodi di maternità e congedi, Cigs e solidarietà, periodi di lavoro all'estero o versamenti volontari.
  2. Effettuare controlli periodici dell'estratto contributivo durante l'arco lavorativo.
  3. Verificare i propri dati anagrafici, la retribuzione annua dichiarata e la completezza dell'estratto previdenziale al momento del pensionamento.

Risarcimenti e Restituzione di Somme

In caso di errore Inps che comporti un importo pensionistico inferiore, il pensionato ha diritto a un risarcimento del danno subito. Tuttavia, in caso di concorso di colpa del pensionato, il risarcimento può essere ridotto.

Al contrario, l'Inps può ricalcolare la pensione in caso di errore, ma non può richiedere la restituzione delle somme corrisposte in più, a meno che il pensionato non abbia agito in modo intenzionale per ottenere indebitamente il beneficio.

Conclusione

La complessità del sistema pensionistico italiano e le frequenti modifiche normative rendono possibili gli errori di calcolo negli assegni pensionistici. È fondamentale che i lavoratori e i pensionati verifichino attentamente la propria posizione contributiva e l'esattezza dell'importo pensionistico, avvalendosi, se necessario, di una consulenza specializzata. La tempestiva individuazione degli errori e l'attivazione delle procedure di ricorso possono garantire il corretto riconoscimento dei diritti previdenziali e il recupero delle somme indebitamente sottratte.

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