Ecosistema Urbano 2025: Eccellenze e Sfide nel Sud Italia
Nonostante un quadro generale che vede il Sud Italia ancora in difficoltà nella classifica di Ecosistema Urbano, alcune città come Cosenza, Lecce e Ragusa emergono per buone pratiche e tentativi di inversione di tendenza. L'analisi, pubblicata da Il Sole 24 Ore, evidenzia luci e ombre delle performance ambientali dei capoluoghi meridionali.
Il Quadro Generale: Un Sud a Due Velocità
La classifica di Ecosistema Urbano 2025 conferma una persistente difficoltà per molte città del Sud Italia. Le ultime posizioni vedono una forte concentrazione di centri urbani meridionali, con l'eccezione di Fermo (99ª), che interrompe un'egemonia poco invidiabile. La "top ten rovesciata" include città grandi come Napoli, Palermo e Catania, medie come Reggio Calabria e Catanzaro, e piccole come Vibo Valentia, Crotone, Caserta e Caltanissetta. Particolarmente critica la situazione in Calabria, con Reggio, Vibo Valentia e Crotone a chiudere la graduatoria, penalizzate anche dalla mancata comunicazione dei dati sugli inquinanti atmosferici da parte dell'Arpa competente.
Cosenza: Un'Oasi di Sostenibilità
In controtendenza, Cosenza si distingue con il 16° posto a livello nazionale, nonostante la mancanza di dati sulla qualità dell'aria. La città calabrese vanta ben sei piazzamenti tra le prime 10 posizioni in diverse categorie, tra cui il secondo posto per la ciclabilità, il quinto per l'estensione delle isole pedonali e il sesto per il numero di alberi.
«L’attenzione agli aspetti ambientali è costante - dice il sindaco, Francesco “Franz” Caruso -. È stato ristrutturato il parco più grande della città, Villa Vecchia, puntiamo ad aumentare ancora le piste ciclabili e stiamo crescendo nella raccolta differenziata dei rifiuti, che ora è poco sotto la media: per questo arriveremo a installare in tutto 11 eco-isole. La prospettiva di lungo periodo? Una città green entro il 2050». -- Francesco "Franz" Caruso, Sindaco di Cosenza
Un altro punto di forza di Cosenza è l'uso efficiente del suolo, con una limitata "impermeabilizzazione".
Lecce: Qualità dell'Aria e Gestione Idrica
Lecce si posiziona al 53° posto, distinguendosi per una buona qualità dell'aria, nonostante l'elevato traffico veicolare.
«Ci sono 108mila ingressi di auto in città al giorno. Un numero esagerato che si può ridurre con parcheggi di interscambio, rimodulazione delle piste ciclabili e prolungamento delle tratte percorse dai filobus». -- Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce
La città salentina eccelle anche nella gestione della rete idrica, con sprechi limitati e un quinto posto a livello nazionale.
Adriana Poli Bortone, sindaco del capoluogo salentino, sottolinea «gli interventi fatti sulle condotte, con il ripristino di alcuni tratti sia per l’acqua potabile sia per la fognatura bianca». -- Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce
Ragusa: Inversione di Tendenza e Sfide Urbanistiche
Ragusa si colloca al 58° posto, emergendo come il capoluogo che più si impegna per invertire le tendenze negative del passato. La città siciliana affronta le conseguenze di una politica urbanistica considerata poco oculata, che ha portato a un numero eccessivo di immobili rispetto agli abitanti.
«In passato c’è stata una politica urbanistica poco assennata - spiega il primo cittadino Giuseppe Cassì - e ci troviamo ad avere un numero eccessivo di immobili rispetto agli abitanti, anche se questi ultimi sono in crescita. Ci stiamo impegnando anche su altri fronti. Ad esempio grandi investimenti serviranno a limitare le perdite della rete idrica». -- Giuseppe Cassì, Sindaco di Ragusa
La città è impegnata in investimenti significativi per limitare le perdite della rete idrica.
Trasporto Pubblico e Abitudini Radicate
Un elemento comune a Cosenza, Lecce e Ragusa è il sottoutilizzo del trasporto pubblico, a fronte di un alto tasso di auto in circolazione. Questo fattore è legato principalmente ad abitudini difficili da modificare.
Conclusione
L'Ecosistema Urbano 2025 rivela un Sud Italia con performance ambientali contrastanti. Mentre molte città affrontano sfide significative, alcune, come Cosenza, Lecce e Ragusa, dimostrano che è possibile intraprendere percorsi virtuosi verso la sostenibilità, pur con la necessità di affrontare problematiche urbanistiche e comportamentali radicate.