Attentato a Sigfrido Ranucci, danneggiata l'auto del giornalista di Report con un ordigno esplosivo
Nella notte a Pomezia, un attentato ha preso di mira Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore della trasmissione Report. Un ordigno esplosivo ha distrutto la sua auto e danneggiato quella della figlia, oltre alla facciata della palazzina dove risiede. Le autorità competenti, inclusi carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica, sono intervenute sul posto per le indagini.
Dinamica dell'attentato
L'attentato è avvenuto intorno alle 22:00 a Campo Ascolano, una località tra Roma e Pomezia. L'esplosione ha completamente distrutto l'auto di Ranucci e danneggiato un'altra vettura di famiglia, parcheggiata poco prima dalla figlia intorno alle 21:40. La deflagrazione ha causato danni anche alla palazzina del giornalista. Fortunatamente, non si sono registrati feriti.
Reazioni e indagini
Sigfrido Ranucci, in un'intervista al Corriere, ha espresso preoccupazione per la sicurezza della sua famiglia, sottolineando che sua figlia era passata davanti all'auto pochi minuti prima dell'esplosione. Il giornalista ha ipotizzato che l'attentato possa essere collegato all'annuncio delle nuove inchieste che Report si appresta a realizzare.
«Mia figlia è passata davanti alla mia auto pochi minuti prima dell'esplosione, potevano ammazzarla...» -- Sigfrido Ranucci
Sul luogo dell'attentato sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia scientifica. Secondo le prime stime, per l'attentato sarebbe stato utilizzato almeno un chilo di esplosivo. La Procura ha avviato le indagini e il Prefetto è stato informato dell'accaduto.
«La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento» -- Report (Profilo Social)
Conclusione
L'attentato contro Sigfrido Ranucci solleva interrogativi sulla sicurezza dei giornalisti che si occupano di inchieste delicate. Le indagini sono in corso per fare luce sull'accaduto e individuare i responsabili.