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Paola Bragantini, ex parlamentare Pd diventata tassista: «Facevo politica, a papà perquisirono casa. Mollai tutto»

August 3, 2025
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Paola Bragantini: Dalla Politica alla Guida di Taxi, dopo l’Indagine sul Padre
Torino, 3 agosto 2025

Paola Bragantini, ex parlamentare del Pd e presidente dell’Amiat, ha lasciato definitivamente la politica per dedicarsi alla professione di autista di taxi, dopo un episodio drammatico che ha segnato il suo percorso. L’evento, avvenuto il 3 agosto 2025, ha scatenato una serie di reazioni emotive e decisioni personali che hanno cambiato il corso della sua vita.

L’arrivo dei carabinieri e la tensione in casa
La giornata si è aperta con un’improvvisa visita dei carabinieri a casa di Bragantini, in seguito a un’inchiesta sull’acquisto di un alloggio popolare. La famiglia, composta da Bragantini, sua madre e il padre, ha accolto i militari con un clima di ansia e confusione. I carabinieri, inizialmente, hanno perquisito la casa, recuperando documenti come l’atto di acquisto e un fascicolo di corrispondenza.

Durante l’operazione, Bragantini ha espresso una forte reazione emotiva, dichiarando: «La loro unica colpa è avere una figlia impegnata in politica, maledetto il giorno che ho iniziato». La frase, accompagnata da urla e gesti esplosivi, ha rivelato il suo disappunto verso il sistema che ha coinvolto la sua famiglia.

Un processo archiviato, ma un trauma duraturo
L’inchiesta, che aveva visto il padre di Bragantini indagato, è stata archiviata nel maggio 2017, senza trovare prove sufficienti a supportare le accuse. Tuttavia, il processo è stato lungo e traumatico, con Bragantini che descrive l’esperienza come «una serie di cassetti aperti uno dopo l’altro», un simbolo dell’intrusione nella sua vita privata.

«Non è stato necessario un processo per capire che le accuse erano del tutto infondate», ha raccontato Bragantini, sottolineando che il trauma emozionale ha spinto a prendere una decisione radicale.

La scelta di diventare taxi: una fuga dal sistema
Dopo quel momento, Bragantini ha deciso di lasciare la politica e di iniziare una nuova vita come autista di taxi. «La carrozza con cui sarei fuggita è stata un taxi», ha dichiarato, descrivendo la scelta come «la mia scelta migliore».

La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni la vedono come una forma di riscatto personale, altri la considerano un esito inevitabile di un sistema che non riesce a gestire le tensioni tra vita pubblica e privata.

Un passato di impegno e un futuro in bilico
Bragantini, 55 anni, era stata presidente dell’Amiat, un’azienda pubblica torinese, e aveva rappresentato il Pd in Parlamento. La sua decisione di abbandonare la politica non è stata annunciata ufficialmente, ma viene interpretata come un segnale di distacco da un mondo che, per lei, ha perso ogni significato.

Ora, mentre guida i taxi nella città che ha sempre frequentato, Bragantini vive un’esperienza diversa: «In questo lavoro, non c’è spazio per le accuse, né per le perquisizioni», ha commentato, rivelando il bisogno di ritrovare un equilibrio personale.

Fonti e note
L’inchiesta su Bragantini e il padre è stata archiviata nel 2017, come rivelato da un articolo del Corriere della Sera. La storia del suo abbandono della politica è stata raccontata in un servizio pubblicato il 3 agosto 2025.

© Riproduzione riservata
Pubblicato il 3 agosto 2025

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