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Israele, Iran e Hamas, la guerra in diretta

July 13, 2025
https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/25_luglio_13/israele-iran-e-hamas-la-guerra-in-diretta-oggi-nuovo-tentativo.shtml

Israele e Hamas: la guerra in Gaza si fa più cruenta, ma i colloqui per una tregua restano fermi

Situazione attuale: un bilancio di distruzione e morti

La Striscia di Gaza è al centro di un conflitto che, a quasi due anni dal 7 ottobre 2023, continua a causare gravi sofferenze. Secondo dati condivisi da organizzazioni internazionali come l’Onu e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, le vittime civili sono salite a oltre 57.000, con il 75% delle morti attribuibili a ferite da guerra. L’Unicef ha stimato che più di 50.000 bambini siano stati uccisi o feriti, mentre le donne vittime sono almeno 28.000. La distruzione ha interessato l’80% del territorio, con il 75% della rete idrica danneggiata e ospedali, scuole e infrastrutture rasi al suolo.

  • Bilancio delle vittime:
  • Almeno 110 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani del 13 luglio 2025, tra cui 34 in attesa di cibo vicino a un centro di distribuzione gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), organizzazione criticata dalle Nazioni Unite.
  • Il 75% delle morti è stato causato da ferite da guerra, secondo il Movimento Medico senza Frontiere (MSF).
  • L’Onu ha rilevato che in poco più di un mese di gestione degli aiuti da parte della Ghf sono stati uccisi oltre 800 civili.

"La distruzione è inaudita. Abbiamo visto ospedali rasi al suolo e bambini che non hanno più un’infanzia" – dichiarazione di un medico in Gaza, citata da Al Jazeera.

Colloqui per una tregua: il rifiuto di Hamas e la nuova offerta israeliana

Le trattative per un cessate il fuoco restano bloccate. Hamas ha rifiutato la precedente proposta israeliana, che includeva il ritiro delle truppe, il controllo su Gaza e la costruzione di una "città umanitaria" per la popolazione. Israele, invece, ha presentato nuove mappe per il ridispiegamento dell’Idf in caso di accordo, con l’obiettivo di garantire il controllo del territorio e la destabilizzazione di Hamas.

  • Termini dell’offerta israeliana:
  1. Ritiro delle truppe israeliane da aree chiave di Gaza.
  2. Creazione di un’area "umanitaria" per la popolazione, con controlli militari.
  3. Distruzione delle strutture di Hamas e prevenzione di nuovi attacchi.
  4. Costruzione di una "città umanitaria" per la popolazione, con accesso ai servizi essenziali.

"Non accetteremo un accordo che non garantisca la sicurezza di Israele e un cessate il fuoco duraturo" – affermazione di un funzionario straniero anonimo, citato da Channel 12 e Times of Israel.

Le tensioni internazionali e il ruolo della Ghf

La situazione è ulteriormente complicata dal ruolo della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Usa e Israele, ma criticata per le sue operazioni che hanno causato vittime civili. L’Onu ha denunciato l’uso di Ghf per la distribuzione di aiuti, sostenendo che le operazioni della fondazione hanno portato alla morte di oltre 800 persone.

  • Critiche internazionali:
  • L’Onu ha condannato l’uso di Ghf per la gestione degli aiuti, considerandola un’organizzazione "non neutrale".
  • Le Nazioni Unite hanno sottolineato che la Ghf opera in un contesto di guerra, aumentando il rischio di incidenti.
  • La distribuzione di cibo in aree controllate da Hamas ha creato tensioni, con operazioni israeliane che hanno colpito i centri di distribuzione.

L’escalation: attacchi aerei e risposte

Gli attacchi israeliani hanno intensificato la situazione, con oltre 40 bombardamenti aerei nel nord di Gaza registrati da Al Jazeera. I residenti di Sderot, vicino alla frontiera, hanno segnalato esplosioni, segno di un aumento delle operazioni militari.

  • Ultimi sviluppi:
  • Al Jazeera ha riferito di attacchi aerei in Beit Hanoun, dove cinque soldati israeliani sono stati uccisi in scontri con Hamas la scorsa settimana.
  • Le forze israeliane hanno rafforzato la presenza lungo la frontiera, con operazioni mirate a ridurre la minaccia di attacchi da parte di Hamas.

Conclusione: un conflitto senza fine?

La guerra in Gaza sembra non mostrare segni di svolta. Le trattative per una tregua restano in stallo, con Hamas che rifiuta qualsiasi compromesso e Israele che cerca di garantire la sua sicurezza. La distruzione del territorio e le vittime civili continuano a salire, con l’Onu che denuncia l’uso di organizzazioni come la Ghf per la gestione degli aiuti. Il mondo osserva con preoccupazione, mentre il conflitto sembra destinato a proseguire.

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